Secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) la depressione è la causa principale di disabilità a livello mondiale ed è anche uno dei tre maggiori problemi nei luoghi di lavoro (gli altri due sono stress e crisi familiari). È difficile fare una stima delle perdite che causa alle nostre famiglie, comunità e, in generale, all’intera società. Per molti anni le persone hanno cercato un rimedio sicuro ed efficace che li aiutasse a gestire questa malattia e, ad oggi, molte riportano i risultati positivi ottenuti grazie al CBD.
Nel corso degli ultimi decenni, i metodi principali usati per il trattamento della depressione sono stati farmaci come gli SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina), che hanno la funzione di modificare l’equilibrio ormonale del cervello nel tentativo di alleviare i sintomi. Malgrado possano risultare efficaci per alcune persone, hanno però evidenziato di provocare seri effetti collaterali e molti dei pazienti sono ad alto rischio di assuefazione o abuso.
Il CBD, al contrario, ha un profilo di sicurezza decisamente più favorevole. Quando l’OMS ha raccomandato l’abolizione di tutti i controlli su questo composto, i loro rapporti hanno affermato specificatamente che il CBD non è riconosciuto tra i preparati che causano effetti collaterali e che “non induce alla possibilità di abuso o assuefazione”.
Questo perché il cannabidiolo non ha effetti psicoattivi. Il CBD agisce sul sistema endocannabinoide che è una rete di recettori presenti in tutto il corpo umano che hanno il compito di controllare una vasta sfera di funzioni, incluso l’umore. Anche se la ricerca è ancora agli stadi iniziali, i primi risultati suggeriscono che il CBD può avere effetti antidepressivi grazie all’attivazione di recettori come il 5-HT1A, meglio conosciuto come il recettore della serotonina.
Malgrado questo sia un segnale incoraggiante del fatto che l’olio di CBD è efficace nel trattamento delle persone che soffrono di depressione, è importante tenere a mente che la ricerca non è solo speculativa ma anche che non tutti i composti a base di CBD sono prodotti correttamente e che alcuni avranno più effetto di altri.
I prodotti Bioteca aderiscono a tutti gli standard qualitativi europei e vengono sottoposti a numerosi test di laboratorio prima di essere immessi sul mercato.
La potenzialità di trattare la depressione con il CBD ad ampio spettro.
Per essere di aiuto nel trattamento della depressione, il CBD deve essere di un certo tipo.
Le due caratteristiche più importanti sono:
- Non è prodotto con canapa industriale.
- L’estratto è ad ampio spettro.
Il CBD può essere estratto sia dalla cannabis industriale (che ha un basso contenuto sia di THC che di CBD) sia dalla pianta di cannabis (che ha un’alta percentuale di contenuto cannabinoide). Queste due piante sono strettamente correlate e appartengono alla famiglia della canapa Sativa. Malgrado il CBD estratto dalla cannabis industriale sia più comune, è anche meno efficace per motivi che è semplice comprendere. Bioteca usa esclusivamente le piante di cannabis per produrre i propri composti a base di CBD.
Le varietà di cannabis industriale non contengono più dello 0.3% di THC. Anche se molti clienti non necessitano di alti livelli di THC, esso ricopre, comunque, una certa importanza dato che l’olio ideale per i trattamenti è quello ad ampio spettro che contiene tutti i cannabinoidi e i terpeni che sono necessari. Bioteca produce gli oli e le creme da cannabinoidi ad ampio spettro per garantire la più alta qualità dei prodotti.
È importante ricordare che, quando si parla di CBD, non esiste una dose precisa che vada bene per tutti. Il dosaggio varia da persona a persona a seconda dei vari fattori sopra menzionati. Il modo migliore di determinare il corretto dosaggio di CBD è chiedere consiglio al proprio medico.
Decidete sotto quale forma vorreste assumere il CBD. I prodotti di Weedy Point sono disponibili in gocce, creme e spray.
Non assumete troppo CBD. È importante ricordare che la terapia a base di canapa spesso funziona sul principio del “meno se ne usa, meglio è”.
Se non raggiungete i risultati desiderati con un alto dosaggio, Weedy Point vi consiglia di considerare l’idea di ridurlo, non di aumentarlo. Questo sistema ha aiutato molti pazienti a trovare il loro dosaggio migliore, quello maggiormente corretto per trattare la loro condizione particolare in quel momento. Ricordate che, durante il trattamento, potreste aver bisogno di modificare il vostro dosaggio ideale dopo un po’ di tempo.
Se state già assumendo altri farmaci, siate consapevoli del fatto che esiste la possibilità di effetti collaterali e interazioni con i medicinali prescritti e quindi sarebbe bene discuterne con il proprio medico.
Weedy Point ricorda che sono sempre attive le consegne gratuite a domicilio dei prodotti. Basta mandare un messaggio al 349 1513651.
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