La “bomba” deriva anticamente dal krapfen di origine austriaca, un dolce fritto fatto di pasta lievitata, farcito con marmellata o crema e ricoperto di zucchero in polvere. Il “krapfen” era già conosciuto a Graz dal 1600 dove, durante il carnevale veniva venduto caldo per strada. Si diffuse a Vienna per poi affermarsi anche nelle aree della regione del Trentino. Si diffusero varie ricette che rendevano il dolce sempre più appetibile al pubblico, facendogli conquistare il cuore dei milioni di abitanti della nostra penisola.
Origini ebraiche:
Secondo Wikipedia, alcune comunità ebraiche stanziate in Germania durante il basso medioevo preparavano il “sufganiyah” un dolce per festeggiare la Chanukkah. Questi infatti venivano cotti nell’olio in ricordo del miracolo dell’olio d’oliva della Menorah del Tempio di Gelusalemme. Nel 1485 in uno dei primissimi libri di ricette appare il “Gefüllte Krapfen” con una farcitura anche dolce. Il “sufganiyah” veniva preparando inserendo la farcitura all’interno con una siringa da pasticcere.
Origini rumeno/persiana:
In Romania, all’epoca della dominazione Ottamana appare la presenza di un dolce simile al krapfen in Ungheria noto come “fánk”. Hanno una preparazione simile solo nella fase iniziale.
Origini romane:
Nel “De re coquinaria”, Marco Gavio Apicio, vissuto durante il tempo di Tiberio, è presente una ricetta l’aliter dulcia, che può ricordare quella del krapfen odierno, vi sono tuttavia delle differenze sostanziali.
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